Condividere la vita quotidiana con un cane è una delle esperienze più belle che la vita può regalare: imparare a capire il linguaggio l’uno dell’altro, vivere esperienze insieme, rispettare i suoi bisogni e i suoi spazi dona all’uomo un’opportunità unica di crescita. Perché la convivenza, però, sia davvero positiva e piacevole è necessario che il cane sia ben educato sin da cucciolo alla convivenza civile con il suo compagno umano e con le altre persone. Un cane educato sarà in grado di seguirci in ogni momento della giornata senza dare problemi e rispettando le regole che gli abbiamo insegnato: e un cane che può stare più tempo possibile con il suo “padrone” è un cane più felice.
Esistono varie teorie su come il cane dovrebbe essere educato. In passato si tendeva ad utilizzare metodi coercitivi basati sul rinforzo negativo, cioè sulla rimozione di qualcosa di spiacevole nel momento in cui l’animale si comporta bene, oppure sulla punizione negativa, quindi sulla rimozione di qualcosa di piacevole per il cane nel momento in cui assume un comportamento sbagliato. In entrambi i casi, dunque, si interviene non appena l’animale commette un errore.
Il sistema che negli ultimi anni ha preso piede, invece, è basato sul principio esattamente opposto. Questo metodo, che si dice del rinforzo positivo, consiste nel premiare le azioni positive del cane, ignorando i suoi comportamenti negativi. Questo metodo educativo, in realtà, può essere applicato con grande successo anche sui bimbi perché è un tipo di atteggiamento che rispetta totalmente l’individualità, il carattere e i desideri del piccolo, umano o animale che sia. Tutto quello che serve, è qualche premio succulento da portare sempre con sé.
Vediamo meglio cosa fare. Se, ad esempio, l’obiettivo che scegliamo è che il cane impari a sdraiarsi tranquillo accanto a noi quando noi ci sediamo, cominceremo accomodandoci in modo sicuro e rilassato, per trasmettere al cucciolo una sensazione di calma e non di nervosismo. A questo punto, lasceremo che capisca da solo cosa fare: all’inizio, tenterà di sicuro di attirare la nostra attenzione richiamandoci con lamenti, abbai, o saltandoci addosso. Tutto quello che dovremo fare è ignorare completamente questi atteggiamenti e rivolgergli la nostra attenzione solo nel momento in cui si sarà calmato e si sarà steso da solo. In quel preciso momento, andremo a rinforzare positivamente la sua azione con una carezza e un bocconcino. Se ripeteremo più volte questo tipo di azione, sarà l’animale stesso a collegare automaticamente il comportamento giusto con l’arrivo di un premio e vorrà ripetere l’esperienza. Si potrà poi mettere alla prova l’animale ripetendo la prova in ambienti diversi, anche in presenza di stimoli estranei e rumori sconosciuti.
Col passare del tempo, il giusto comportamento diventerà per lui una consuetudine che potremo premiare anche solo con un “bravo” o una semplice carezza. Una buona educazione ci ripagherà della pazienza e del tempo che dovremo impiegare e ci regalerà il piacere di portare il nostro amico sempre con noi ovunque andiamo senza problemi.