Gli animali abbandonati…

Ogni anno si propone l’annoso problema sull’abbandono degli animali, fenomeno in continua crescita, i dati forniti dall’associazione in difesa degli animali, l’Aidaa, non sono confortanti, con numeri che crescono inesorabilmente di anno in anno, con maggiori punte durante il periodo estivo. Il bombardamento mediatico e la conseguente sensibilizzazione che invita a non compiere il gesto abominevole dell’abbandono non sembrano riuscire a marginare il fenomeno. Tantomeno non intimidisce gli animi il reato contravvenzionale, che prevede fino a un anno di reclusione e fino a 10.000 mila euro di sanzione, nel caso in cui si abbandoni o maltratti un animale. Il perché di un fenomeno così largamente diffuso è da ricercare nella profonda incapacità di gestire nel tempo un animale domestico, che implica impegno, cura e responsabilità. L’abbandono è una condizione che si concentra maggiormente nel periodo estivo, momento in cui il nostro fedele compagno diventa, suo malgrado, una sorta d’impedimento e aprire lo sportello della macchina e lasciarlo al suo destino crudele sembra la soluzione più logica. Un gesto che sentenzia la loro condanna a morte o se saranno più fortunati si ritroveranno negli spazi angusti di un canile. Avvilente il pensiero di quegli occhi supplicanti che vedono sparire nel nulla chi si mostrava un padrone amorevole. Le conseguenze tragiche dell’abbandono in strada rappresentano un costo per l’intera società. I nostri amici a quattro zampe trovandosi all’improvviso soli e allo sbaraglio, vagano inconsapevoli per le strade creando incidenti stradali spesso mortali. I centri dediti all’accoglienza dell’animale domestico, sono al collasso. Le giustificazioni dei padroni scellerati, per allontanare gli animali, sono delle più ingegnose: improvvise e fatali allergie estive al pelo del gatto o del cane; presunto proprietario che muore il 14 di Agosto; fulminea crisi economica.

Eppure le soluzioni per limitare questo dramma sono molteplici. Per prima cosa una maggiore consapevolezza: far arrivare nella nostra vita un animale implica una forte responsabilità. Non dimentichiamo che la sua vita è strettamente legata alle nostre cure giornaliere, comprese quelle veterinarie, che necessità di spazi vitali e di attenzioni. Non è un fagotto che si può lasciare solo. Acquisito questo concetto fondamentale, le soluzioni immediate per il loro soggiorno estivo possono essere rappresentate dalle strutture alberghiere che diventate più tolleranti, ospitano volentieri i nostri amici, gli stabilimenti balneari si sono attrezzati con spiagge comode a loro riservate. Se invece si preferisse viaggiare in solitudine, esistono delle pensioni o dei veri e propri nidi studiati per garantire il massimo confort e riposo ai nostri animali. Inoltre non mancano i dog-sitter, solitamente giovani ragazzi che senza richiedere somme di denaro esorbitanti s’impegnano a curare il nostro amico fino al nostro rientro.

Gli animali ci donano il loro amore incondizionato, affiancandoci scodinzolanti nei momenti di felicità, rallegrandoci nei periodi infelici. Ogni giorno della loro breve esistenza restano fedeli al loro padrone. Impegniamoci allora a non abbandonarli perché anche la nostra vita, sporcandosi con un gesto così riprovevole non potrà più essere la stessa.